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- Il nuovo singolo «Himalaya» di Gimbo, in collaborazione con i Ned Ludd, è disponibile dal 28 marzo sulle piattaforme digitali tramite Redgoldgreen Label.
- Il brano segna un ritorno alle atmosfere folk per Gimbo, dopo l'uscita del suo precedente singolo «Qualcosa di vero», ed esplora temi di fragilità umana e aspirazioni.
- La collaborazione con i Ned Ludd arricchisce il brano con sonorità irlandesi, grazie al contributo di Gianluca Spirito (mandolino, ukulele, chitarre), Giovanni Di Folco (fisarmonica) e Alessandro Mazziotti (flauti e whistle).
L’artista romano Gimbo, all’anagrafe Giampietro Pica, ha presentato il suo nuovo singolo “Himalaya”, nato dalla collaborazione con il gruppo Ned Ludd. Il brano, disponibile dal 28 marzo sulle piattaforme digitali tramite Redgoldgreen Label, denota un ritorno alle atmosfere folk che stanno a cuore al cantautore, dopo l’uscita del suo precedente singolo “Qualcosa di vero”.
Un Viaggio Interiore tra Fragilità e Aspirazioni
“Himalaya” si propone come un’indagine sulle debolezze umane e sui limiti delle scelte individuali. Il titolo stesso evoca un luogo distante e irraggiungibile, simbolo di ciò che manca per raggiungere la piena comprensione di sé e degli altri, e quindi la felicità. La canzone dipinge un quadro vivido della distanza tra le aspettative e la realtà, un divario che si manifesta in un istante, tra errori e redenzioni. La voce di Gimbo, con echi dylaniani, si fonde con le sonorità irlandesi dei Ned Ludd, creando un’atmosfera suggestiva e coinvolgente.
La Collaborazione con i Ned Ludd: Un Tappeto Sonoro di Emozioni
I Ned Ludd, band di lunga esperienza, contribuiscono al brano con un delicato tappeto sonoro. Gianluca Spirito (mandolino, ukulele, chitarre), Giovanni Di Folco (fisarmonica) e Alessandro Mazziotti (flauti e whistle) tessono una trama musicale che esalta le rime di Gimbo, creando un’armonia perfetta tra parole e suoni. La collaborazione tra Gimbo e i Ned Ludd arricchisce il brano di sfumature e colori, rendendolo un’esperienza d’ascolto intensa e appagante.

Un Progetto Solista in Continua Evoluzione
Gimbo, pseudonimo di Giampietro Pica, ha intrapreso questo progetto solista per esprimere la sua personale ricerca di sonorità provenienti da tutto il mondo. Già noto come Jump, Giampietro vanta una lunga carriera come chitarrista, autore e compositore, con numerose collaborazioni dal 1997 ad oggi. “Himalaya” rappresenta solo il primo capitolo di una serie di pubblicazioni e concerti che vedranno Gimbo protagonista nel corso del 2025. Questo nuovo singolo è un’ulteriore conferma del talento e della versatilità di un artista in continua evoluzione, capace di reinventarsi e di sperimentare nuove sonorità senza mai perdere la propria identità.
Oltre la Vetta: Riflessioni sul Viaggio Interiore
“Himalaya” non è solo una canzone, ma un invito a intraprendere un viaggio interiore alla scoperta di sé stessi. Il brano ci ricorda che la felicità non è una meta da raggiungere, ma un percorso da affrontare con coraggio e consapevolezza. La montagna, simbolo di sfida e di elevazione, rappresenta la metafora perfetta per questo cammino. Scalare l’Himalaya significa superare i propri limiti, affrontare le proprie paure e raggiungere una nuova consapevolezza di sé.
Nel mondo dell’alpinismo, la “zona della morte” sull’Everest, situata sopra gli 8.000 metri, rappresenta una sfida estrema per il corpo umano, dove l’ossigeno è scarso e le condizioni ambientali sono proibitive. Allo stesso modo, nella vita, ci troviamo spesso ad affrontare “zone della morte” metaforiche, momenti di difficoltà e di crisi che mettono a dura prova la nostra resilienza.
Un concetto avanzato nell’alpinismo è quello della “sicurezza dinamica”, che si basa sulla capacità di adattarsi alle condizioni in continua evoluzione della montagna, prendendo decisioni rapide e consapevoli. Allo stesso modo, nella vita, è fondamentale sviluppare una “sicurezza dinamica” interiore, che ci permetta di affrontare le sfide con flessibilità e determinazione, imparando dagli errori e adattandoci ai cambiamenti.
“Himalaya” ci invita a riflettere sul nostro personale viaggio interiore, a riconoscere le nostre fragilità e a superare i nostri limiti, per raggiungere una vetta più alta, quella della piena consapevolezza di sé.