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Himalaya Calling: Il ritorno di Meroi, Benet e Hàmor alla conquista dello Yalung Peak

Dopo la rinuncia forzata nel 2023, i tre esperti alpinisti riprovano la scalata dello Yalung Peak (7590 m), affrontando nuove sfide burocratiche e meteorologiche con tenacia e passione.
  • Nives Meroi, Romano Benet e Peter Hàmor ritentano la scalata dello Yalung Peak (7590 m) dopo l'interruzione del 2023 a causa del maltempo.
  • Il team prevede una fase di acclimatamento sul Kabru (7412 m), vetta già scalata con successo nel 2023, per minimizzare i rischi legati all'altitudine.
  • La spedizione affronta una sfida burocratica, poiché lo Yalung Peak non è ufficialmente riconosciuto come vetta scalabile dall'amministrazione nepalese, richiedendo un permesso per il Kangbachen (7902 m).

L’alba del 6 aprile 2025 segna un nuovo inizio per Nives Meroi, Romano Benet e Peter Hàmor, esperti alpinisti pronti ad affrontare nuovamente le cime dell’Himalaya. Dopo l’interruzione del tentativo nel 2023 a causa delle condizioni atmosferiche ostili, il trio si appresta a raggiungere il Nepal con l’ambizione di conquistare lo Yalung Peak (7590 m), una delle vette del massiccio del Kangchenjunga. La spedizione, iniziata da Lubiana nella mattinata di mercoledì, rappresenta una prova ardua non solo per il fisico ma anche per lo spirito, un ritorno su una montagna che ha già messo a dura prova la loro tenacia.

Un progetto ambizioso

Il disegno di Meroi, Benet e Hàmor è ben definito: scalare lo Yalung Peak secondo lo stile alpino, una modalità che implica autonomia, competenza e una profonda conoscenza dell’ambiente montano. L’adozione di questo stile evidenzia la loro filosofia alpinistica, incentrata sul rispetto per la natura e sulla capacità di superare le difficoltà con le proprie forze. Prima di affrontare lo Yalung Peak, il team ha in programma una fase di assestamento in quota sul Kabru (7412 m), una vetta già scalata con successo nel 2023. Tale fase preliminare è essenziale per abituare il fisico all’altitudine e minimizzare i rischi connessi al mal di montagna. La scelta di acclimatarsi sul Kabru, piuttosto che sullo Yalung Peak come previsto inizialmente nel 2024, dimostra la loro flessibilità e la volontà di individuare la tattica migliore per affrontare la sfida.

La sfida dello Yalung Peak

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Lo Yalung Peak costituisce una prova impegnativa per diverse ragioni. Innanzitutto, la montagna non è ufficialmente riconosciuta come vetta scalabile dall’amministrazione nepalese. Per questo motivo, Meroi, Benet e Hàmor hanno fatto richiesta per un permesso per salire al Kangbachen (7902 m), una cima che obbliga a transitare per la sommità dello Yalung. Tale problematica burocratica aggiunge un ulteriore grado di difficoltà alla spedizione. In secondo luogo, le condizioni meteorologiche in Himalaya sono volubili e possono mutare rapidamente. Nel 2023, le intemperie avevano obbligato il team a rinunciare alla scalata, nonostante gli sforzi compiuti. L’auspicio è che quest’anno le condizioni siano più clementi e consentano loro di raggiungere la vetta in tutta sicurezza. La via selezionata per la scalata è la cresta sud-est, lo stesso percorso tentato nel 2023. *Se la salita dovesse avere esito positivo, gli alpinisti valuterebbero la possibilità di compiere una traversata verso il Kangbachen, seguendo il crinale sommitale.*

Il ricordo del 2023

L’esperienza del 2023 è ancora ben impressa nella memoria di Meroi, Benet e Hàmor. I racconti di Romano Benet descrivono una notte di paura trascorsa in tenda, con continue valanghe di neve che minacciavano di sommergerli. La decisione di ritirarsi fu ardua ma necessaria, imposta dalla consapevolezza dei rischi eccessivi. Nonostante la delusione, il team non si è dato per vinto e ha continuato a prepararsi per una nuova spedizione. La loro determinazione è un esempio di resilienza e passione per l’alpinismo. La loro esperienza insegna che la montagna va affrontata con rispetto e umiltà, consapevoli dei propri limiti e pronti a rinunciare quando le condizioni lo richiedono.

Un esempio di tenacia e passione

La spedizione di Nives Meroi, Romano Benet e Peter Hàmor rappresenta un esempio di tenacia e passione per l’alpinismo. Nonostante le difficoltà incontrate in passato e l’età avanzata, i tre alpinisti non si arrendono e continuano a inseguire i loro sogni. La loro storia è un’ispirazione per tutti coloro che amano la montagna e che credono nel valore della perseveranza. Il loro approccio all’alpinismo, basato sull’etica, il rispetto per l’ambiente e la capacità di affrontare le difficoltà con le proprie forze, è un modello da seguire. La loro spedizione è un’occasione per riflettere sul significato dell’alpinismo moderno e sui valori che lo animano.

Oltre la vetta: il vero significato dell’alpinismo

Cosa spinge tre alpinisti esperti, con alle spalle una carriera costellata di successi e sfide, a tornare su una montagna che li ha già respinti? La risposta non è semplice e va oltre la mera conquista della vetta. L’alpinismo, nella sua essenza più pura, è un viaggio interiore, una sfida con se stessi e con i propri limiti. È la ricerca di un equilibrio tra uomo e natura, un’esperienza che arricchisce l’anima e che lascia un segno indelebile.
“L’alpinismo non è solo scalare montagne, ma è anche un modo di vivere, un modo di pensare, un modo di essere.”

Una nozione base di alpinismo è che “la preparazione fisica e mentale sono fondamentali per affrontare le sfide della montagna”. Un allenamento adeguato, una conoscenza approfondita del percorso e una solida capacità di gestione dello stress sono elementi essenziali per garantire la sicurezza e il successo di una spedizione.

Una nozione avanzata, invece, riguarda “l’importanza dell’etica e del rispetto per l’ambiente”. L’alpinismo moderno deve essere sostenibile, minimizzando l’impatto sull’ecosistema montano e promuovendo un approccio responsabile e consapevole.

La storia di Nives Meroi, Romano Benet e Peter Hàmor ci invita a riflettere sul significato profondo dell’alpinismo e sui valori che lo animano. Ci ricorda che la vera sfida non è solo raggiungere la vetta, ma è anche crescere come persone, imparare dai propri errori e superare i propri limiti. E tu, cosa ne pensi? Qual è il tuo significato di alpinismo?


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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