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- L'evento ha visto la partecipazione di Sergio Sapetti, che ha guidato il pubblico attraverso le opere di Rigoni Stern.
- La serata ha esplorato il legame speciale di Rigoni Stern con la natura e la montagna, descritte attraverso un linguaggio poetico.
- La ritirata di Russia è stata un momento centrale, con letture che hanno evocato il freddo e la disperazione vissuti dagli alpini italiani.
La Montagna come Fonte di Ispirazione Letteraria
La serata dedicata a Mario Rigoni Stern, tenutasi a Lauriano, ha rappresentato un momento di profonda riflessione sulla capacità della montagna di ispirare la letteratura. Rigoni Stern, uno degli autori più amati del Novecento italiano, ha saputo trasformare le sue esperienze personali in racconti universali, descrivendo con intensità la vita di montagna, la natura e la guerra. L’evento, organizzato dall’associazione Amiche ed Amici della Cultura Lauriano – Piazzo e dal Gruppo Storico Culturale Laberianum, ha visto la partecipazione di Sergio Sapetti, docente e scrittore, che ha guidato il pubblico attraverso un viaggio tra le opere di Rigoni Stern. La serata ha offerto un’analisi delle sue opere, arricchita da ricordi personali e letture di passaggi significativi, permettendo ai presenti di rivivere le emozioni e le esperienze narrate dall’autore.
Il Valore della Memoria Storica
Un momento particolarmente emozionante dell’incontro è stato dedicato alla ritirata di Russia, narrata nel capolavoro “Il sergente nella neve”. Attraverso la lettura di alcuni passaggi, il pubblico ha percepito il freddo, la paura e la disperazione vissuti dagli alpini italiani. Rigoni Stern ha sempre sottolineato l’importanza della memoria storica, ricordando gli orrori della guerra e la necessità di non dimenticarli mai. La sua capacità di trasformare esperienze personali in racconti universali ha permesso di mantenere viva la memoria di eventi storici cruciali, offrendo al contempo un insegnamento di dignità, coraggio e semplicità.
Amore per la Natura e la Vita Rurale
Oltre ai racconti di guerra, la serata ha esplorato l’amore di Rigoni Stern per la natura e la vita rurale. Nei suoi libri, lo scrittore ha descritto la montagna con un linguaggio poetico e sensoriale, facendo percepire il profumo del bosco e il suono della neve che cade. Rigoni Stern era un grande osservatore della natura, amante degli alberi, degli animali e dei cicli della terra. Un aspetto meno noto della sua vita è il legame con il Canavese, dove fu istruttore di sci per gli alpini in gioventù. Identificando il Pian dell’Azaria, in Val Soana, come un luogo “paradisiaco,” egli mantenne un legame speciale con questa location per tutta la sua esistenza.

Un’Eredità di Valori e Semplicità
Alla fine della serata, è stata fatta una riflessione sulla figura di Rigoni Stern non solo in qualità di scrittore, ma anche come persona portatrice di valori fondamentali. Sergio Sapetti ha sottolineato la sua solidità morale, l’apprezzamento per l’ambiente e il respingimento della guerra come mezzo di dominio. Attraverso le letture e i racconti, il pubblico ha potuto ritrovare un autore in grado di comunicare dal profondo del cuore, donando narrazioni di vita, sofferenza e speranza. L’evento è stato una celebrazione non solo dello scrittore talentuoso, ma anche dell’individuo che, attraverso la sua narrazione della memoria e delle esperienze personali, continua a ispirare le nuove generazioni.
La montagna, con la sua imponenza e bellezza, è da sempre una fonte di ispirazione per scrittori e poeti. Rigoni Stern ha saputo cogliere l’essenza di questi paesaggi, trasformandoli in racconti che parlano di vita, natura e umanità. La sua capacità di descrivere la montagna non solo come un luogo fisico, ma come uno stato d’animo, ci invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura e su come essa possa influenzare la nostra visione del mondo.
Nell’alpinismo moderno, la montagna rappresenta una sfida continua, un luogo dove mettere alla prova i propri limiti fisici e mentali. Tuttavia, come ci insegna Rigoni Stern, è anche un luogo di riflessione e introspezione, dove riscoprire valori semplici e autentici. La sua eredità ci invita a guardare oltre la superficie, a cercare la bellezza nella semplicità e a vivere in armonia con la natura.