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- Robert Fliri è deceduto il 5 marzo 2025 durante un'escursione di scialpinismo.
- La sua invenzione, la scarpa 'Five Fingers', è stata lanciata sul mercato nel 2006 e inserita tra le migliori invenzioni del 2007 dalla rivista Time.
- La scarpa 'Five Fingers' è stata utilizzata in eventi come la maratona di New York nel 2009.
Un Triste Addio a Robert Fliri
Il mondo del design e dell’alpinismo è stato scosso dalla tragica scomparsa di Robert Fliri, un innovatore che ha lasciato un segno indelebile con la sua invenzione rivoluzionaria: la scarpa a cinque dita “Five Fingers”. Fliri, originario di Naturno, Alto Adige, è deceduto a soli 48 anni durante un’escursione di scialpinismo sulla Punta d’Oberettes, in Val di Mazia, a oltre 3.400 metri di altitudine. L’incidente è avvenuto il 5 marzo 2025, quando Fliri è precipitato per circa 300 metri, un evento che ha lasciato sgomenti i suoi compagni di escursione, i quali hanno immediatamente dato l’allarme. Nonostante l’intervento tempestivo del soccorso alpino e dell’elisoccorso Pelikan 3, le condizioni avverse e la natura impervia del luogo hanno reso impossibile salvare la vita del designer.
La Visione di un Innovatore
Robert Fliri è stato un pioniere nel settore del design calzaturiero, con un’idea nata dalla sua passione per la natura e il desiderio di camminare a piedi nudi, anche in montagna. La scarpa “Five Fingers”, concepita nel 1999 durante i suoi studi all’Accademia di design di Bolzano, rappresenta un connubio tra innovazione e tradizione. Questo “guanto” per i piedi, con le sue cinque dita separate, offre una sensazione simile a quella di camminare scalzi, ma con la protezione necessaria per affrontare le asperità del terreno. L’idea di Fliri, inizialmente accolta con scetticismo, ha trovato il suo successo grazie alla collaborazione con il marchio italiano Vibram, noto per le sue suole “a carro armato”. Nel 2006, la scarpa è stata lanciata sul mercato e ha rapidamente guadagnato riconoscimenti internazionali, tra cui l’inserimento tra le migliori invenzioni del 2007 da parte della rivista Time.
Un Eredità Duratura
La scarpa “Five Fingers” non è solo un prodotto innovativo, ma un simbolo di libertà e connessione con la natura. Utilizzata in numerose attività all’aperto, dalla vela al kayak, fino alla maratona di New York nel 2009, questa calzatura ha rivoluzionato il modo di percepire il movimento in ambienti naturali. Fliri stesso ha descritto la sua creazione come un modo per riscoprire il piacere di camminare a piedi nudi, un’esperienza che ha coltivato fin da giovane, trascorrendo lunghi periodi nel maso dei suoi nonni in Alto Adige. La sua visione ha ispirato molti a cercare un contatto più autentico con l’ambiente circostante, un’eredità che continuerà a vivere attraverso le sue creazioni.

Riflessioni su Montagna e Innovazione
La prematura perdita del visionario Robert Fliri stimola una profonda riflessione riguardo al connubio intricato tra l’essere umano e le maestose vette montane; tale connessione ha rappresentato da sempre una fonte d’ispirazione per innumerevoli alpinisti ed esperti dell’innovazione. Il suo percorso esemplifica chiaramente quanto sia cruciale abbracciare le proprie aspirazioni con determinazione incrollabile ed audacia in tutte le circostanze avverse della vita. Fliri è riuscito a convertire quella che appariva come una mera intuizione in qualcosa definibile come rivoluzionario, sottolineando così il fatto che il progresso possa realmente germogliare dall’amore verso gli spazi naturali assieme a uno spirito indomito d’esploratore.
In questo periodo contraddistinto da progressi tecnologici incessanti, resta pur sempre valido il fascino del cammino su terraferma: quel contesto ambizioso dove ogni individuo riesce a testare i propri limiti umani ed ottenere nuovamente un legame autentico con ciò che lo circonda. Pur nell’epoca contemporanea dell’alpinismo – caratterizzata da tecniche sofisticate oltre ai dispositivi ultramoderni – occorre mantenere vivo il rispetto nei confronti della natura stessa insieme alla giusta consapevolezza dei numerosi rischi insiti nel percorrere queste vie impervie. La narrazione riguardante Fliri diviene testimonianza indelebile; essa evidenzia come il cambiamento non dipenda solamente dalle invenzioni materiali, bensì risulti fondamentalmente ancorata a ideali visivi ed emotivi imprescindibili per segnare permanentemente il nostro mondo. In chiusura, ciò che è accaduto alla figura di Robert Fliri serve da lezione cruciale, spingendoci non solo a valorizzare la creatività ma anche a esplorare incessantemente sentieri inediti attraverso cui relazionarci con l’ambiente naturale. La sua storia personale e professionale ci invita decisamente a osservare ciò che va oltre i nostri limiti attuali, ad avventurarci nell’inesplorato e a ideare soluzioni fresche per coesistere pacificamente con il nostro pianeta.