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- Tragica valanga sul ghiacciaio Presena il 17 marzo 2025: un morto e due feriti tra gli scialpinisti.
- A Forcella Giau, una valanga ha causato la morte di Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia, evidenziando la pericolosità delle escursioni in montagna.
- Nel Lagorai, due scialpinisti sono stati travolti da una valanga a circa 2000 metri di altitudine, trascinati per circa 200 metri, sottolineando l'importanza della prudenza e della conoscenza del territorio.
Tra il *16 e il 17 marzo 2025, una serie di eventi funesti ha scosso le zone montane, con numerose valanghe che hanno causato decessi e reso necessario un massiccio spiegamento di risorse di soccorso. In particolare, la zona del Tonale è stata il centro delle operazioni più complicate, dove una slavina ha travolto tre appassionati di scialpinismo, causando la tragica perdita di una persona.
## Tragedia sul Ghiacciaio Presena: Un Morto e Due Feriti
Il 17 marzo 2025 si è trasformato in un giorno luttuoso per il ghiacciaio Presena, in Trentino: una valanga di vasta portata ha investito tre amanti dello sci alpinistico durante un’escursione. L’evento si è verificato nella zona Cantiere, nota tra gli appassionati di scialpinismo. Dopo aver ricevuto la richiesta d’aiuto, la Centrale Unica di Emergenza ha immediatamente mobilitato le squadre di soccorso, inviando due elicotteri sul luogo.
Le operazioni di soccorso si sono rivelate complesse e frammentate a causa delle difficili condizioni meteorologiche e della potenziale minaccia di ulteriori distacchi di neve. Il personale specializzato, composto dalle squadre del Soccorso Alpino, dal nucleo SAF dei vigili del fuoco di Trento e dai vigili del fuoco locali, ha lavorato incessantemente per individuare i dispersi.
Dei tre individui colpiti dalla valanga, due scialpinisti sono stati trovati parzialmente sepolti; uno di loro, un uomo di trentasei anni, necessitava urgentemente di cure mediche ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale Santa Chiara di Trento; l’altro, un cinquantunenne, presentava condizioni simili ed è stato trasferito al Santa Maria del Carmine di Rovereto. Purtroppo, non c’è stato nulla da fare per il terzo uomo, un cittadino tedesco di quarantanove anni, ritrovato senza vita (in arresto cardiaco) e deceduto nonostante i tentativi disperati di rianimazione. Un membro del gruppo, rimasto incolume, ha lanciato l’allarme. Il superstite del gruppo, immune da lesioni, ha prontamente avvertito i soccorsi.

## Valanghe a Forcella Giau e nel Lagorai: Altre Vittime e Interventi
La tragedia del Presena si colloca in un quadro più ampio di eventi drammatici che hanno colpito di recente le montagne italiane. Solo ventiquattro ore prima del fatale incidente al Presena, una grave situazione si era verificata a Forcella Giau, dove una valanga ha causato la morte di Elisa De Nardi e Abel Ayala Anchundia, entrambi rinvenuti sotto la spessa coltre di neve. Un altro membro della loro spedizione ha avuto bisogno di cure mediche, mentre il quarto, fortunatamente, è rimasto illeso.
Il 16 marzo, si sono verificate ulteriori difficoltà sulle pendici del Monte Oscivart, nel gruppo montuoso del Lagorai, nella suggestiva Val dei Mocheni. Due scialpinisti trentini, parte di un gruppo di dodici, hanno subito la terribile forza della neve che li ha travolti in alta quota, a circa 2000 metri, trascinandoli per circa duecento metri.
In seguito ai precedenti eventi atmosferici violenti sui versanti dolomitici, una valanga si è verificata anche sul Latemar; fortunatamente, questa volta, nessuno è stato coinvolto quando la neve ha invaso le piste nel comprensorio sciistico situato a Pampeago.
## L’Allerta Valanghe e le Raccomandazioni del Soccorso Alpino
Il Soccorso Alpino ha lanciato un appello alla prudenza, sottolineando i numerosi distacchi avvenuti nei giorni scorsi. È essenziale consultare sempre il bollettino valanghe prima di programmare escursioni in montagna. Il bollettino dell’Euregio indica attualmente un elevato rischio di slavine a causa delle intense precipitazioni nevose recenti accompagnate da venti capaci di spostare neve appena caduta.
Le ultime rilevazioni meteo riportano temperature sopra la media e significative nevicate, fattori che hanno contribuito all’instabilità dei pendii montani ed esacerbato così il rischio d’insorgenza di valanghe nelle Alpi.
## Riflessioni sulla Sicurezza in Montagna: Un Imperativo Morale
Le recenti vicende tragiche obbligano a una riflessione critica riguardo alla safety nelle pratiche escursionistiche alpine. La natura straordinaria della montagna non solo incanta gli esseri umani con le sue vette imponenti ma costituisce altresì uno scenario ricco di insidie potenziali. In questo contesto, lo scialpinismo emerge come disciplina che necessita di una preparazione meticolosa, comprensiva della familiarità con il territorio circostante insieme a un’attenzione scrupolosa alle variazioni meteorologiche e allo stato della neve presente.
È essenziale rimanere aggiornati tramite i bollettini relativi alle valanghe ed effettuare accurate valutazioni circa il percorso da seguire prima dell’inizio dell’escursione stessa. Occorre prestare particolare attenzione affinché non si riducano le possibilità >di approccio consapevole alla natura selvaggia<; pertanto è importante considerarla mai da superficialmente poiché ogni angolo può nascondere delle minacce insidiose. Siate prudenti.
Cari amici amanti delle montagne: queste esperienze avverse lasciano segni tangibili nel nostro cuore collettivo; ricordiamoci che il panorama naturale può offrire magnificenza quanto austerità: dovremmo affrontarlo con giusta soggezione. Per assicurarsi una gita sicura sulla neve, apprendere e comprendere il bollettino valanghe costituisce solo l’inizio dell’iter necessario.
Se desiderate approfondire ulteriormente l’argomento, dedicate tempo allo studio della stratigrafia del manto nevoso*. Avere familiarità con la disposizione degli strati di neve e la loro coesione, nonché individuare possibili criticità, può fare nettamente la differenza fra un’escursione ricca di emozioni e uno scenario decisamente inquietante.
Fondamentale è anche prestare attenzione al proprio intuito: se percepite delle discrepanze o avvertite che le condizioni ambientali non siano delle migliori, abbiate il coraggio di tirarvi indietro. Il paesaggio montano rimarrà a vostra disposizione in futuro quando ci saranno migliori presupposti. Non permettete che decisioni avventate mettano in pericolo qualcosa di così importante come la vostra vita.