Dalle grotte all’himalaya: l’avventura mozzafiato di Romeo Uries ad Alba

Le “Serate Alpine 2025” ad Alba si apprestano alla conclusione, promettendo un epilogo stagionale denso di ispirazioni e riflessioni. L’evento, che ha ospitato sul palco scalatori celebri e personalità di rilievo del mondo montano, si concluderà con la testimonianza di Romeo Uries, una figura versatile che personifica l’essenza dell’esplorazione e del salvataggio in ambienti impervi.

Un Ponte tra Abissi e Vette

Romeo Uries, professionista sanitario presso l’ospedale di Verduno e parte del gruppo internazionale di Soccorso Alpino Speleologico, condividerà la sua singolare esperienza sul palco del CAI di Alba il 21 marzo alle ore 21:00. Il suo racconto si articolerà tra le profondità inesplorate delle grotte e le cime imponenti dell’Himalaya, due realtà apparentemente lontane ma accomunate da sfide ardue e dalla necessità di un coordinamento perfetto per la sopravvivenza. Uries ha partecipato al recupero della speleologa nella grotta di Bueno Fonteno.

Scienza, Avventura e Solidarietà

La serata non sarà unicamente una narrazione di imprese notevoli, ma anche un’opportunità per approfondire gli aspetti scientifici e umani connessi all’esplorazione in alta quota. Nell’ambito di una missione di ricerca scientifica sui ghiacciai dell’Himalaya, Uries ha analizzato le reazioni umane al di sopra dei 6.500 metri di quota, esaminando gli effetti sul corpo e sulla psiche in circostanze estreme. La sua testimonianza offrirà una prospettiva originale sulle difficoltà fisiologiche ed emotive che gli alpinisti devono superare, enfatizzando l’importanza della preparazione fisica e mentale, nonché della cooperazione e del lavoro di squadra.

Un’Iniziativa di Divulgazione Culturale

Le “Serate Alpine 2025” costituiscono un’iniziativa di promozione culturale sostenuta dalla Cooperativa Coesioni Sociali, in collaborazione con il CAI della Sezione di Alba e altre importanti istituzioni del mondo alpinistico. La rassegna, giunta alla sua settima edizione, ha proposto quattro incontri gratuiti dedicati alle tematiche dell’alpinismo e della montagna, con lo scopo di avvicinare la cittadinanza a queste discipline e di favorire la conoscenza e il rispetto per l’ambiente montano. Gli eventi hanno visto la partecipazione di alpinisti, storici ed esperti del settore, che hanno condiviso le loro esperienze e le loro conoscenze con il pubblico. Tra gli ospiti di quest’anno, si sono distinti Dafne Munaretto e Gianni Lanza, Silvia Mazzani e Alberto Rampini, Fulvio Scotto, e infine Romeo Uries.

Oltre la Performance: L’Essenza dell’Alpinismo

L’alpinismo moderno, spesso concentrato sulla performance e sulla conquista di nuove vette, rischia talvolta di perdere di vista la sua essenza più profonda: la connessione con la natura, la sfida con i propri limiti e la condivisione di un’esperienza unica con i compagni di cordata. Le “Serate Alpine 2025” ci ricordano che l’alpinismo non è solo una questione di tecnica e di preparazione fisica, ma anche di passione, di coraggio e di rispetto per l’ambiente.

L’alpinismo è una disciplina che richiede una profonda conoscenza del territorio montano, delle sue insidie e delle sue risorse. È fondamentale saper interpretare i segnali della natura, valutare i rischi e prendere decisioni consapevoli. Un alpinista esperto sa che la montagna non è un terreno di conquista, ma un ambiente da rispettare e da proteggere.

Un concetto avanzato nell’alpinismo è quello della “rinuncia consapevole”. Non sempre raggiungere la vetta è l’obiettivo più importante. A volte, la saggezza impone di rinunciare, di tornare indietro, di preservare la propria incolumità e quella dei compagni. La rinuncia consapevole non è una sconfitta, ma una dimostrazione di maturità e di rispetto per la montagna.

Riflettiamo su come l’alpinismo possa insegnarci a vivere meglio, ad affrontare le sfide della vita con coraggio e determinazione, ma anche con umiltà e rispetto per i nostri limiti. L’esperienza della montagna può aiutarci a sviluppare una maggiore consapevolezza di noi stessi e del mondo che ci circonda, a riscoprire il valore della lentezza e della contemplazione, a coltivare un rapporto più autentico con la natura.