Come la nuova legge cambierà il futuro delle montagne italiane?

Il 7 febbraio 2025, Silvano Dovetta, sindaco di Venasca e presidente dell’Unione Montana Valle Varaita, ha inviato una missiva ai Presidenti della Repubblica e del Consiglio dei Ministri, Sergio Mattarella e Giorgia Meloni. La lettera, scritta in un periodo cruciale per il futuro delle aree montane, mira a stimolare riflessioni profonde in vista del nuovo disegno di legge del Ministro Calderoli, che si propone di migliorare il riconoscimento e la promozione delle zone montane. Dovetta, con la sua esperienza diretta nella gestione delle terre alte, sottolinea l’importanza di una governance territoriale efficace e di una visione strategica rinnovata per la tutela e lo sviluppo di queste aree.

La Governance delle Aree Montane

Negli ultimi vent’anni, la governance delle terre alte ha subito significativi cambiamenti. Le Comunità Montane, un tempo pilastri essenziali per lo sviluppo territoriale, sono state sostituite dalle Unioni Montane, che spesso faticano a trovare una propria identità e a ottenere le risorse necessarie per svolgere il loro ruolo. Dovetta richiama l’attenzione sulla necessità di ripristinare un modello di gestione che attribuisca deleghe e risorse significative a questi organismi, per promuovere lo sviluppo economico sostenibile e mantenere vivo il tessuto sociale delle aree alpine. Non si tratta solo di procedure burocratiche, ma di progettare strumenti concreti per valorizzare le risorse locali.

Presidio del Territorio e Servizi Essenziali

Il presidio del territorio e il mantenimento dei servizi essenziali sono cruciali per evitare il declino e l’abbandono delle aree montane. Dovetta sottolinea che gli interventi in montagna non servono solo ai residenti stabili, ma sono essenziali per tutti, compresi i turisti e gli abitanti delle città. La mancanza di cura del bosco e di manutenzione dei versanti può causare problemi come il dissesto idrogeologico e le alluvioni. È necessario immaginare un modello di vita montana continuo, che attragga e mantenga le comunità locali, anche attraverso aiuti economici per gli esercizi commerciali, che devono essere supportati con agevolazioni fiscali.

Connettività e Trasporti: Sfide e Opportunità

Un altro aspetto cruciale è la connettività digitale, ancora gravemente sottodimensionata nelle aree montane. Dovetta evidenzia l’importanza di una dotazione tecnologica minima per cogliere le opportunità del digitale e trattenere nuove comunità. Inoltre, i servizi di trasporto rappresentano un ostacolo significativo per gli abitanti delle aree montane, che devono affrontare distanze e tempi di percorrenza lunghi per accedere a lavoro e istruzione. Tali barriere non sono solamente di natura pratica, ma possono scoraggiare la presenza demografica dei giovani, respingendoli dalle terre alte.

Riflessioni sul Futuro delle Aree Montane

La lettera di Dovetta è un appello accorato per un intervento immediato e concreto. La montagna non è un museo, ma un ambiente vivo e dinamico che richiede interventi strutturali e visione strategica. Il sindaco auspica che il disegno di legge del Ministro Calderoli possa riportare in auge le migliori pratiche del passato, senza cadere nella trappola di meccanismi burocratici complessi. È tempo di restituire dignità alla montagna e opportunità alle sue genti, perché dalla tutela e dallo sviluppo sostenibile delle terre alte dipende il benessere di tutti.

In un contesto di montagna e alpinismo, è fondamentale comprendere che la montagna non è solo un luogo di svago, ma un ecosistema complesso che richiede attenzione e cura. Le montagne offrono un rifugio e una connessione con la natura, ma richiedono anche una gestione attenta per preservare il loro equilibrio ecologico. Inoltre, la montagna rappresenta un’opportunità per lo sviluppo sostenibile, con potenzialità in settori come il turismo responsabile e le energie rinnovabili. Riflettere su questi aspetti può portare a una maggiore consapevolezza e a un impegno collettivo per la protezione e la valorizzazione delle aree montane.