Roccaraso: misure sostenibili per contrastare l’overtourism

Il fenomeno dell’overtourism a Roccaraso, località sciistica situata nel cuore dell’Abruzzo, ha recentemente raggiunto proporzioni allarmanti. La destinazione è stata presa d’assalto da un numero di turisti mai visto prima, con cifre che attestano la presenza di oltre 20.000 visitatori sulle piste durante i weekend invernali del 2025. Questo afflusso massiccio, provocato in parte dall’interesse suscitato dai social media e dalle campagne di alcuni influencer, ha creato una situazione di sovraffollamento che impatta fortemente sull’infrastruttura locale.

Le offerte irresistibili proposte da tour operator, spesso a prezzi notevolmente bassi, hanno reso Roccaraso una meta particolarmente appetibile per il turismo di giornata. Pacchetti completi che offrono trasporto e pranzo a partire da soli 20 euro hanno attratto gruppi di visitatori da Napoli e altre regioni limitrofe. Tuttavia, queste strategie di marketing, pur stimolando un’economia turistica vivace, hanno sollevato preoccupazioni tra gli imprenditori locali e le autorità, poiché tali proposte generano più disagi che benefici a lungo termine.
Tra i fattori determinanti dell’overtourism vi è l’accessibilità geografica di Roccaraso, facilmente raggiungibile da vari centri urbani del centro Italia. Le piattaforme digitali e il passaparola hanno accentuato la sua popolarità, creando una sorta di “richiamo di massa” alimentato dalle immagini delle nevicate abbondanti e delle piste ben curate, viste come ideali dai vacanzieri. Questi aspetti, accompagnati da un’organizzazione turistica poco regolamentata, hanno inciso profondamente sui flussi turistici, rendendo indispensabile una riflessione sulle modalità di gestione del turismo.

Impatto ambientale e sociale sull’area montana

Roccaraso, situata nell’Alto Sangro, si distingue per la sua bellezza incontaminata e il vasto comprensorio sciistico, che si estende su oltre 130 chilometri di piste. Tuttavia, l’intenso sfruttamento turistico sta rapidamente compromettendo questo paradiso naturale. L’aumento esponenziale del turismo, con decine di migliaia di presenze giornaliere, causa un notevole stress ambientale alla zona montana, mettendo a repentaglio l’ecosistema fragile che caratterizza questi luoghi.

L’impatto ambientale è tangibile: l’inquinamento prodotto dal traffico massiccio, l’erosione dei sentieri e l’incremento dei rifiuti sono solo alcune delle problematiche emergenti. A tutto ciò si aggiunge la pressione delle infrastrutture locali, ormai al collasso, incapaci di reggere tale numero di ospiti senza adeguati protocolli di sostenibilità. Le aree destinate al parcheggio e i servizi igienici vengono sfruttati oltremisura, provocando malcontento e degrado.

Anche a livello sociale, la comunità locale è costretta a confrontarsi con una serie di sfide. L’aumento del costo della vita, la congestione del traffico e il calo della qualità della vita dovuta all’afflusso di turisti sono diventati elementi centrali nel dibattito pubblico. I residenti vedono pregiudicato il loro benessere quotidiano e chiedono interventi mirati per bilanciare i due opposti estremi: l’incremento economico da un lato e la protezione dell’identità comunitaria dall’altro.

Proposte per un turismo sostenibile

Per affrontare il fenomeno dell’overtourism e riportare equilibrio alla situazione attuale, è necessario implementare un quadro di soluzioni sostenibili. Guardando all’esempio delle Tre Cime di Lavaredo, che hanno già adottato misure di contenimento del flusso turistico, si possono individuare strategie applicabili anche a Roccaraso. Tra queste, l’attuazione di un sistema di prenotazione potrebbe controllare e limitare l’accesso alle piste e ai punti d’interesse della zona, riducendo i picchi di afflusso concentrato.

Un’altra proposta riguarda il potenziamento del trasporto pubblico e l’implementazione di tariffe più elevate per incentivare soggiorni più lunghi e diminuire il turismo “mordi e fuggi”. L’introduzione di un biglietto d’accesso alle aree più visitate potrebbe dissuadere le visite giornaliere e promuovere un turismo più ponderato e rispettoso del contesto naturale. Come dimostrato in altre località d’Italia, tali misure possono essere implementate con un successo che preserva l’efficacia economica.

La sensibilizzazione e l’educazione delle masse turistiche sono altrettanto cruciali. Promuovere una maggior consapevolezza intorno all’importanza della protezione ambientale e del rispetto delle comunità locali può ispirare un cambio di mentalità fondamentale per il turismo del futuro. Coinvolgere le scuole e le organizzazioni locali in campagne di formazione e awareness potrebbe ulteriormente incentivare comportamenti più rispettosi.

Verso un equilibrio tra sviluppo e sostenibilità

L’equilibrio tra l’espansione economica turistica e la sostenibilità dell’area montana è una questione complessa che richiede misure coerenti e una visione a lungo termine. Roccaraso si trova a un crocevia: da un lato, la tentazione di sfruttare appieno le potenzialità economiche del turismo; dall’altro, la necessità di preservare l’integrità e l’identità di una comunità che da secoli vive in equilibrio con la propria montagna.

Nel contesto odierno, in cui la popolarità crescente delle destinazioni montane incrocia i rischi connessi all’overtourism, è fondamentale affrontare il discorso con prontezza e visione. La recente emergenza ha dimostrato l’importanza di misure tempestive e continue, che possano assicurare benefici a lungo termine, sia per i residenti che per l’ambiente stesso.

Nel panorama delle notizie e degli approfondimenti sulla montagna, un’importante nozione di base è l’esistenza di un schema stagionale di utilizzo che da sempre contraddistingue le aree alpine. Mentre l’inverno attrae appassionati di sport sulla neve, la primavera e l’estate aprono a una varietà di attività all’aperto, ciascuna con il proprio flusso di turisti e le connesse implicazioni. Un’ulteriore riflessione avanzata è che promuovere l’autenticità e la diversità delle esperienze turistiche locali può rappresentare una chiave per valorizzare i territori senza svilirne le potenzialità ambientali e culturali.
Infine, nel riflettere sulla situazione di Roccaraso, viene spontaneo interrogarsi su come mantenere un’identità forte e rispettata in un mondo sempre più globalizzato. Questo richiede strategie attente che possano bilanciare il desiderio di progresso con un radicamento nelle tradizioni che ammantano il territorio montano di unicità e fascino senza tempo.